Enduroland

Un giorno su FB mi balzò agli occhi il video di un nuovo sentiero aperto dai ragazzi di Grezzana, le immagini mi incuriosirono e dopo un paio di messaggi e di telefonate l’uscita era organizzata.

Pianificato il percorso, ovviamente includendo anche altre discese e risalite, alla fin fine più che un giretto il tracciato finale assomigliava quasi ad una gara vera e propria di enduro.

Tutti entusiasti ci ritrovammo al solito parcheggio e preso il necessario iniziammo a pedalare ed a ciacolare.

Percorso un tratto di statale, che si snodava nel fondo valle, ben presto ci trovammo ad affrontare la salita che ci avrebbe condotto alla località Corso e successivamente alla località Portello.

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La salita non raggiunse mai pendenze elevate ed il tranquillo pedalare ci permise di ammirare la zona e soprattutto di godere dell’imminente arrivo della primavera.

Man mano che ci allontanavamo dalle zone trafficate e ci immergevamo nel sottobosco, distese di primule giallo vivo ci accoglievano quasi ad indicarci il percorso da seguire.

Dopo quasi un’ora di salira, a ritmo tranquillo, arrivammo in vista del punto di attacco della nostra discesa.

Iniziammo a percorre il trail, purtroppo trovammo il tratto iniziale rovinato dalla presenza massiccia di tronchi e rami, ma la seconda parte si rilevò uno spettacolo, curve strette, drop, salti e gradoni, un vero toccasana per le sospensioni chiamate a lavorare senza sosta.

Quasi inaspettatamente il sentiero finì e ci trovammo in una piccola radura, giusto il tempo di tirare il fiato e bere un sorso d’acqua e poi subito via verso il nuovo trail.

Infatti finito il sentiero trovammo subito l’inizio del nuovo trail chiamato Cavraroi e del quale avevamo visto il video in precedenza.

Il tracciato subito si dimostrò docile e veloce, ma ben presto ci accorgemmo che la prima impressione non è sempre quella giusta, infatti dopo un paio di  curve la situazione cambiò radicalmente.

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Il fondo si riempi ben presto di rocce affioranti e la pendenza aumentò considerevolmente costringendoci a diminuire la velocità ed a scegliere le traiettorie accuratamente, il sentiero era ora diventato una stretta striscia di terreno su cui mettere le ruote e lo sguardo, le vie di fuga inesistenti certo non semplificavano la situazione.

Dopo un tempo parso lunghissimo, pian piano tra gli alberi iniziò a filtrare il fondo valle, segno che ormai eravamo giunti alla fine del trail, un paio di curve ancora ed arriviamo nel letto di un torrente in secca e poi all’asfalto.

Ancora affamati di trail decidemmo di risalire fino a Lughezzano, le ruote percorsero la salita quasi senza sforzo, le gambe giravano ed i muscoli fecero il loro lavoro permettendoci di raggiungere il nuovo punto d’attacco della nostra nuova discesa.

Il fondo apparve subito, ancora una volta, molto “sporco”, ramoscelli, sassi e radici erano disseminati come trappole sul sentiero ma ben presto la situazione miglioró.

Il trail divenne veloce, gli alberi si trasformarono in sagome indistinte e deformate dalla nostra velocità, lo sguardo correva da un punto al successivo per cercare la traiettoria migliore, per nostra fortuna non trovammo fango, una delle rarissime volte e pertanto potemmo proseguire senza intoppi.

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Arrivammo in una piccola contrada di poche case isolate e percorremmo velocemente il breve collegamento che ci portò all’inizio del Pistin, questa volta la situazione era migliore, in precedenza il tracciato sembrava quasi abbandonato a se stesso, coperto di melma e foglie secche, invece oggi la situazione sembrava decisamente migliore.

Dopo qualche prodezza e qualche foto scegliemmo di proseguire, la luce iniziava a scarseggiare ed il fondo valle era a qualche curva di distanza.

Per l’ultima discesa decidemmo di percorrere il trail Zuanni, il bosco ci avvolse immediatamente, il trail non era semplice ed in un paio di situazioni facemmo appello alle ultime forze per domare le nostre bike e lanciarle oltre l’ostacolo, ormai avevamo esaurito quasi tutti i jolly e le forze, ma per fortuna, prima che ciò avvenisse, il sentiero si concluse in una curva secca ed eccoci sull’asfalto.

Una giornata bellissima ed entusiasmante, una giornata tranquilla tra amici, sport e natura, il giusto mix per divertirsi e nient’altro se non la voglia di stare insieme.

Condizioni generali