The Line

A Verona il periodo che precede Natale è sempre molto sentito dai bambini, in quanto il 13 Dicembre si festeggia Santa Lucia e come tradizione ai bambini buoni arrivano i doni.

Forse poiché mi sento ancora bambino o forse perché quando vado in bici mi diverto ancora come tale, in questa giornata di festa ho deciso di “regalarmi” un nuovo trail e quale miglior occasione per andare a provare il nuovo tracciato aperto ad Arzarè.

Così in un pomeriggio soleggiato, uno dei rari pomeriggi senza nebbia, baciato dal sole, ho parcheggiato la macchina, sono montato in bici ed ho iniziato la mia salita in buona compagnia.

Subito la temperatura percepita era fredda, molto fredda, ma dopo un paio di curve la situazione è migliorata notevolmente.

Ma mano che ci alzavamo, il panorama si apriva sulla valle sottostante, rivelando la cappa di smog che purtroppo in questi giorni avvolge la zona della città.

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Pian piano l’aria diventava pulita e più limpida, lasciando filtrare sempre più il caldo del sole in contrasto con l’aria fresca e frizzante.

Una salita dolce, mai impegnativa, ma comunque costante ci permise in breve tempo di abbandonare la vallata e di inerpicarci sul pendio della collina e di li a poco abbiamo raggiunto Corrubio, percorsa l’ultima insenatura in lontananza abbiamo iniziato ad intravedere la nostra meta.

Un ultimo breve tratto di salita e finalmente siamo arrivati alla deviazione che ci ha condotto all’abitato di Arzeré, dopo un ultimo strappo in salita, siamo giunti all’imbocco della nuova discesa.

Subito la situazione è parsa seria, l’inizio della discesa era annunciato da un bel drop impegnativo, circondato da alberi e con un bel dislivello, vie di fuga quasi inesistenti, un passaggio sicuramente non alla portata di tutti, da affrontare con “pelo sullo stomaco”!

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Il primo pezzo del tracciato di questa nuova variante si è rivelato subito una questione da non prendere alla leggera, passaggi stretti e dislivelli impegnativi, hanno condizionato tutta la prima parte della discesa e nella seconda parte la situazione non è certo migliorata.

Ad aspettarci c’erano un paio di salti molto interessanti, da fare solamente con cognizione di causa, non certo adatti a principianti o per deboli di cuore.

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Un paio di passaggi ancora e ci siamo ritrovati sulla strada forestale, da qui una discesa veloce e scassata ci ha condotto fino alla contrada di Orsara.

Rimesse le ruote su di un tracciato conosciuto, la velocità è aumentata come anche la sicurezza nella guida, lasciando spazio a qualche prodezza.

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Un paio di salti sul pistin, ci hanno condotto all’ultima discesa, il fondo scassato e pendente ci ha permesso di raggiungere in breve tempo, e con qualche scarica di adrenalina, il fondo valle, ormai il sole è scomparso e la situazione inizia ad oscurarsi, ci sarebbe la voglia per un secondo giro, ma non c’è la possibilità, buona scusa per tornare a divertirsi su questi fantastici trail.

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