Prada, Lumini, Garda

D’estate si sá il caldo opprimente è un nemico formidabile, temperature alte, asfalto rovente non sono da sottovalutare, una soluzione per contrastare il caldo torrido è quella di rifugiarsi in piscina o in montagna e visto che nel primo caso è difficile andare in bike, la seconda soluzione è sicuramente la migliore.

Ma andare in montagna vuol dire fare salita, tanta salita e fatica, a meno che non si disponga di un passaggio in salita ed è quello che abbiamo sfruttato domenica mattina.

Sveglia relativamente presto, caricata la bike in macchina, sono stato salutato da un sole accecante e da un cielo limpido.

Arrivato a Garda, preparato il tutto, siamo andati alla stazione dell’autobuss, fatto il biglietto ci è rimasto anche il tempo per un caffe e brioches in attesa dell’autobus con il carrello porta bici.

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Caricato tutto e tutti è iniziata la difficile salita, comodamente seduti e con l’aria condizionata siamo arrivati fino a Prada Alta, qualcuno ha trovato il tempo di schiacciare un pisolino mentre altri scambiavano quattro chiacchiere e finalmente siamo arrivati.

Scesi dal buss ci ha accolto una temperatura gradevole, un frescolino niente male, una giornata stupenda e ci aspettava una discesa bellissima e lunga, cosa volere di piu?

Indossate le protezioni ci siamo diretti a Prada Bassa e preso il sentiero del Muro dei Cervi, il tracciato in sottobosco, conosciuto da tempo, si è rivelato come sempre tecnico e bellissimo, con passaggi su rocce e lastroni, gradoni e radici, una serie di elementi naturali esaltanti, messi a disposizione di tutti i biker, quasi studiati da Madre Natura per esaltare le capacità tecniche di ogni rider.

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Il primo tratto della nostra escursione si è rivelato come sempre esaltante, veloce e divertentissimo, arrivati a San Zeno di Montagna, abbiamo fatto un pochino di salita, poca ma veramente tosta, e siamo arrivati alla localita Sperane appena sotto il Monte Belpo.

Qui iniziava la seconda discesa che ci avrebbe condotto a Castion Veronese, anche in questo caso il tracciato si è rivelato tecnico e bellissimo, circondato da una vegetazione lussureggiante.

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Il fondo del sentiero si è rivelato subito ostico, rovinato dall’acqua caduta copiosa nelle precedenti giornate, grazie a vere e proprie bomve d’acqua, che hanno scavato dei veri e propri torrenti con rocce sconnesse e scivolose, non semplice da gestire e non adatto a neofiti.

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Sicuramente impegnativo, forse più del primo tratto, ma comunque bellissimo, il sentiero ci ha portato a Castion Veronese, il tratto impegnativo era finito, dopo un ever green della zona, la Valle dei Mulini, con quattro salti e qualche curva tirata, siamo finalmente tornati a Garda.

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Guardando l’orologio abbiamo scoperto di aver fatto piu di due ore di discesa e con solo dieci minuti di salita, siamo stati al fresco e ci siamo divertiti, tutto grazie ad un passaggio ben organizzato ed a tanta voglia di divertirsi!!!


 

 

Condizioni generali