Si sà che in questo periodo i mercatini di Natale spuntano come funghi ed è sempre bello scoprire queste atmosfere natalizie anche nei luoghi più strani o nelle località più impensabili.
Un giorno, passando per Fumane, ho visto un manifesto che pubblicizzava i mercatini di Natale a Cavalo il week-end successivo, ottimo spunto per una escursione prenatalizia, per visitare il paese addobbato a festa, ovviamente a modo mio!
Così mi sono preparato, ho preso la bici ed ho iniziato la mia escursione ai Mercatini di Natale di Cavalo.
Il tempo era stupendo, il cielo azzurro senza nuvole ed un sole splendente mi attendevano, così ho iniziato la salita.
Subito il caldo si è fatto sentire ed ho dovuto togliere la felpa, incredibile… si incredibile pedalare a metà Dicembre in maniche corte, questo è uno degli effetti di questo anomalo inverno che, fino ad ora, si è rivelato più una frizzante primavera che un rigido inverno.
Man mano che mi alzavo, l’aria si puliva e sotto di me lasciavo la cappa di grigiume che avvolge la pianura, la salita si dipanava davanti a me, una salita che ormai conosco a memoria, il tempo si cristallizza, le gambe girano quasi da sole e mi trovo solo con me stesso.
E’ una delle poche volte che sono solo, ogni tanto la cosa non mi dispiace, sento i rumori della mia bici, sento i miei rumori, non ci sono voci intorno a me, ci sono solo io, sento il mio cuore battere, il mio respiro farsi pian piano più forte e frequente, in questo limbo perfino uno scoiattolo mi attraversa la strada e si ferma a guardarmi passare quasi incuriosito, ci guardiamo a vicenda e poi… il momento passa ed ognuno prosegue per la propria strada.
Sono qui, in movimento ma statico, la mente viaggia, al passato, a questo anno trascorso, alle escursioni fatte, alle facce nuove che ho visto ed a quelle vecchie che per fortuna continuo a vedere, a chi c’è ed a chi non c’è più ed inevitabilmente si fa un bilancio di come è andata.
Molti tirano somme, snoccialono numeri, io no, ormai non mi interessano più i numeri, non sono più schiavo dei numeri, il mio unico scopo è divertirmi e quest’anno devo dire che mi sono divertito parecchio, e mi viene spontaneo ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di divertirmi, dai compagni di uscita a coloro che mi hanno permesso di uscire.
Ogni uno di noi ha i propri impegni, i propri doveri e i propri interessi, questo è innegabile, però la passione ed il divertimento ci uniscono, è incredibile come la passione per questo sport, per lo sport in generale, possa aggregare le persone, persone di idee diverse, provenienti da diverse strade, per un momento percorrano la stessa strada, o sentiero, tralasciando tutto il resto.
E mentre penso a questo mio personale bilancio, la salita finisce, finisce la pace ed inizia la confusione, sono a Cavalo insieme ad una moltitudine di persone a quanto pare!
Arrivo nel centro del paesino, zigzago tra le persone, meglio scendere, guardo qualche bancarella e qualche sguardo mi scruta incuriosito dalla mia tenuta “sportiva”.
Un paio di sorsi di cioccolata calda, cordialmente offerta da una ragazza sorridente ad una bancarella, e continuo la mia salita.
Arrivo alle panche del Pastello, vorrei continuare, ma meglio non rischiare, giro la bici ed inizio la mia discesa.
In lontananza sento il vociare delle persone, mi immergo nel bosco e mi ritrovo nuovamente solo con me stesso.
Affronto la mia discesa con calma, senza fretta gustandola, cercando il passaggio giusto senza fretta.
Arrivo alla Chiesetta di Cavalo e proseguo per Mazzurega, da qui punto a Fumane e ripercorro strade amiche che tanto amo.
Sbuco nuovamente nel punto da dove ero partito, come sempre mi giro e ripercorro con gli occhi il tracciato che ho fatto, faccio fagotto dei miei pensieri e cerco di ricordarmi tutto per bene, in modo tale da poter scrivere queste due righe, grazie a tutti!
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