Lost World

Stuzzicato da una traccia condivisa da un paio di amici, ho deciso questo weekend di fare un giretto dalle parti di Montorio.

Già studiando a tavolino il tracciato, supponevo che la discesa avrebbe richiesto poco tempo, ma le foto e le voci sentite mi avevano messo la pulce nell’orecchio, inoltre sapevo che in zona c’erano comunque altre opzioni da poter concatenate per creare un bel giretto e passare qualche ora a divertirsi.

Cosi grazie ad un caldo pomeriggio d’inverno, ho preso la bici ed ho iniziato la mia salita verso il Pian di Castagnè.

Ho lasciato la macchina alla Pieve di Montorio, un luogo stupendo e immerso nella pace, contornato da un laghetto e dallo scrosciare dell’acqua che scorre nei canali che addobbano la zona.

La salita verso il Pian di Castagnè si snodava pacifica sul fianco della collina, serpeggiando tra terrazzamenti addobbati con olivi secolari che pacifici ammiravano il paesaggio sottostante.

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Grazie ad un cielo limpido lo sguardo poteva spaziare a perdita d’occhio sulla pianura sottostante, man mano che mi alzavo, lo spettacolo aumentava, permettendomi di guardare sempre più distante.

Il sole in lontananza prometteva una splendida giornata, senza una nuvola, con una temperatura frizzante, giusta per una pedalata e quattro chiacchiere in compagnia.

Dopo l’ennesima curva, siamo arrivati al Pian di Castagnè ed abbiamo lasciato l’asfalto per mettere le ruote sullo sterrato.

Da qui iniziava la nostra discesa, abbiamo perso rapidamente quota percorrendo una mulattiera ripida che costeggiava filari di viti adagiati sul pendio, trovata la deviazione, abbiamo lasciato la strada battuta e ci siamo immersi nel bosco.

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Già a vista d’occhio scorgevamo il tracciato del trail e la sua breve durata, ma confidavo nel fatto che sarebbe stato molto divertente, così lanciai la bici lungo il tracciato.

Ad accoglierci abbiamo trovato uno spesso strato di fango, creato non dalle perturbazioni, quasi assenti in questo periodo, ma più che altro formato grazie al continuo fondersi e formarsi del ghiaccio, che durante la mattinata è ancora croccante e compatto, ma che nel pomeriggio si scioglie e diventa fango.

Il primo tratto del trail percorre un pendio veloce e filante, senza nessun punto di particolare interesse, semplicemente un tratto dove far correre le ruote.

La seconda parte si è rivelata più impegnativa, non tanto per la difficoltà del trail, che in ogni caso ha presentato passaggi interessanti, ma soprattutto per la presenza del fango che rendeva il fondo viscido ed instabile.

Siamo arrivati in fondo valle, dove a fare da padroni sono passaggi stretti, drop dovuti a sassi presenti nella zona, ma anche ad alcune strutture, più o meno recenti, opera dell’uomo.

La presenza di drop, scalini, salti e curve in appoggio hanno reso il tracciato molto carino, ma purtroppo, dopo un paio di curve, il divertimento è finito e ci siamo trovati a fondo valle, quasi inaspettatamente.

Come detto in precedenza questo trail non è molto lungo ma questa sua caratteristica può essere sfruttata come spunto per andare ad affinare o provare nuove traiettorie per superare gli ostacoli o semplicemente per aumentare il proprio livello di preparazione.

Ad ogni modo, dopo circa un’ora dalla nostra partenza, la discesa era finita, ma non certamente la nostra voglia di divertirsi, così abbiamo rialzato le selle ed abbiamo intrapreso una nuova salita che ci avrebbe portato all’abitato di Trezzolano.

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Anche in questo caso la salita è stata veramente breve e quasi piacevole, nel giro di circa mezz’ora siamo arrivati al punto di attacco del secondo trail che avevamo in programma.

La seconda discesa chiamata Albys si è rivelata una piacevole sorpresa, il tracciato che abbiamo percorso si è dimostrato veloce e filante, molto divertente dall’inizio alla fine, senza nessun tratto troppo tecnico, quasi non ci siamo accorti del dislivello coperto ed in breve tempo siamo giunti dall’abitato di Mizzole.

Dopo una breve pedalata tranquilla, giusta giusta per distendere i muscoli, siamo tornati al nostro punto di partenza a Montorio, la nostra escursione era finita, tirando le somme, il divertimento è stato sicuramente ottimo, soprattutto per quanto riguarda la seconda parte dei sentieri percorsi.

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