Il Lato B di Villa Novare

La Villa Mosconi Bertani (conosciuta anche come Villa Novare) è una villa veneta neoclassica risalente al XVIII secolo. La tenuta è composta da una residenza estiva e diversi giardini affiancati a pertinenze dedicati interamente alla viticoltura.

La VIlla è collocata nella zona Classica della Valpolicella, zona di produzione del Valpolicella Classico Doc e Amarone Classico Docg. La grande cantina di Villa Mosconi è una delle più antiche esistenti in continua attività in Italia. La valle fu probabilmente sede di produzione vitivinicola già in epoca romana e le prime testimonianze scritte parlano di una cantina di produzione già X secolo dopo Cristo (Anno 900 d. c.).Villa Mosconi Bertani è anche conosciuta per essere stata luogo di nascita del vino Amarone, è situata nella zona nord rispetto al centro di Verona, nel comune di Negrar in località Novare nella ridente Valpolicella.

La villa è situata in uno dei luoghi ancora non contaminati dalle speculazioni edilizie e questa sua cornice naturalistica immersa nelle campagne ne incrementa la già indiscutibile bellezza artistica. La valle di Novare ha un grande interesse geologico e idrologico per le sette fonti perenni che alimentavano in epoca romana l’acquedotto della città di Verona e i ricchi giacimenti ferrosi sfruttati in antichità.

Questo luogo stupendo, immerso nella natura ma a due passi dalla città, è fantastico in ogni stagione, camminare, correre, andare in bici e rilassarsi all’aria aperta in una location cosi unica non ha prezzo.

Per quanto riguarda la mtb è ancor più un paradiso grazie, oltre al fantastico ambientae naturalistico come gia detto, ad un dedalo di sentieri stupendi che si intersecano e si diramano dalle Ragose e dalle Roselle in tutta la valle di Novare, grazie a questo fatto è possibile concatenare i diversi trail creando un mix quasi infinito di discese, pertanto la zona si presta sia per un giro veloce nel tardo pomeriggio ma anche per giri più lunghi.

Premesso questo, è facile intuire come il luogo stia molto a cuore dei bikers della zona, che quasi quotidianamente solcano questi trail, e di come sia una palestra naturale da poter utilizzare in qualsiasi momento, infatti proprio per questo motivo, in un pomeriggio di inizio anno ho deciso di rilassarmi pedalando in questa fantastica nicchia di pace e relax.

Arrivato a Santa Maria di Negrar abbandono subito l’asfalto e mi immetto sulla strada bianca che conduce alla villa, la strada è percorsa da diversa gente, chi corre, chi cammina con il cane, chi gioca sul prato, è vero siamo a Gennaio, ma la giornata è talmente bella e calda che sembra di essere in primavera.

Passo davanti alla villa e costeggio le mura di cinta, in lontananza scorgo la strada che si arrampica sul fianco della collina, questa volta decido di cambiare percorso e di passare da dietro, costeggio il muro di cinta e mi trovo su una stradina che dolcemente inizia a salire.

Passo affianco a vecchie case ormai diroccate, a campi coltivati ad olivo e vigne con i filari perfettamente allineati ed in fine mi immergo nel bosco, invece che prendere la via più battuta, proseguo per qualche metro, deviando dal percorso originale, la traccia diventa pedalabile e molto più semplice da affrontare in salita, il breve tratto di sentiero comunque è ancora molto scassato e viscido, colpa del ghiaccio che ancora non si è sciolto del tutto e rende il terreno un misto tra fango e ghiaccio.

Il tratto è breve e quasi subito mi ritrovo su una mulattiera che corre tra i campi, un paio di curve e mi ritrovo sulla strada asfaltata, ma attenzione a non sbagliare questo incrocio, infatti l’asfalto va solamente attraversato e nuovamente sono su mulattiera tra i filari di vigne, dopo quasi un chilometro sbuco nuovamente sulla strada asfaltata.

Questa volta seguo il nastro di asfalto che dolcemente risale il pendio di San Peretto, sono alle Roselle, la salita continua, la pendenza non è mai elevata e pedalare è piacevole, lo sguardo spazia sul panorama sottostante, ad una curva trovo una panchina baciata dal sole, sembra un angolo di paradiso ma voglio continuare, un ultimo sforzo mi permette di arrivare sulla dorsale di Quinzano, da qui potrei proseguire per Montecchio, ma questa volta decido di puntare per le Ragose.

Giro in direzione Quinzano, quasi subito lascio l’asfalto e proseguo su sterrato, ma invece che seguire il sentiero che si inoltra nel bosco, proseguo lungo il campo coltivato a vigne, dopo alcuni metri il campo finisce e un sentiero si inoltra nel bosco.

Il trail è brevissimo ma divertentissimo e sbuco proprio sopra le Ragose, proseguo sulla mulattiera che in discesa mi porta all’attacco del trail che mi riporterà a Villa Novare. Riuscire a descrivere questo dedalo di sentieri che si attraversano e si fonde ad ogni curva è praticamente impossibile, il trail è veloce, scassato con alcuni jump disseminati lungo il tracciato, il sentiero scorre veloce sotto le mie ruote.

In men che non si dica mi ritrovo alla Roselle, mi tuffo su un nuovo tratto di trail, un primo tratto molto picchiato e poi un tratto veloce e filante, c’è tempo per un ultimo saltino nascosto tra la vegetazione e sbuco nuovamente a Villa Novare.

Come già detto la zona è molto bella, che si sia in vena di un giro veloce, di allenarsi, di perfezionarsi o di un giro bello tosto, la zona offre tutte le possibilità per rimanere soddisfatti.

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