Baldo Cross

Era da un pò di tempo che rimuginavo sulla cosa, di per sè i due giri che avevo in mente non erano nulla di nuovo, anzi erano dei capisaldi della zona del Monte Baldo e Belpo, ma ad oggi non avevo trovato un collegamento valido che mi permettesse di unire i due trail in modo efficace.

La mia idea era molto semplice, Buss Bike fino a Prada Alta, da lì il trail del Muro dei Cervi, Lumini e trail delle Sperane, questo in un’ottica di biker è un giro spettacolare, l’unico neo consisteva nel fatto che la risalita per collegare i due trail era un muro del pianto infinito e con le temperature estive una sudata colossale.

Dalla fine del Muro dei Cervi si perdeva molta quota per per raggiungere San Zeno di Montagna e da lì iniziava la salita infinita che portava all’attacco del trail delle Sperane, così ho iniziato a studiare, guarda, vagliare, ipotizzare ed un giorno, sono partito.

La slita, grazie a servizio Buss & Bike è stata una vera goduria, da Garda siamo comodamente risaliti fino a Prada Alta, ad onor di cronaca c’è da dire che il trasporto delle bici del servizio bus sarebbe di gran lunga da migliorare, ma questa è un’altra storia.

Arrivato all’attacco del Muro dei Cervi ero quasi emozionato, era da tanto tempo che avevo voglia di ripercorrere questo sentiero, cosi mi sono lanciato senza esitazioni, il primo tratto scassato ma breve mi ha condotto in una distesa rigogliosa e verde, che ho percorso a tutta birra, scoprendo purtroppo troppo tardi che il verde rigoglioso era composto soprattutto da grandi ortiche che mi hanno devastato le gambe.

Ma il trail correva implacabile, il fondo è tornato scassato e scavato, ho ritrovato le vecchie linee che avevo calcato in passato, la bici sapeva quasi istintivamente dove andare.

Così sono sbucato a La Cà quasi senza accorgermene, come sempre il trail non ha tradito le aspettative, bello, tosto, tecnico e divertente, un trail, che a mio avviso, è un dei più belli della zona.

A questo punto ho tolto le protezioni ed ho iniziato la mia fase esplorativa, dopo una breve discesa su strada bianca, ho abbandonato il tracciato principale e mi sono immerso nel bosco, un paio di curve e la civiltà sembra distanze anni luce.

La vegetazione mi ha avvolto e mi sono immerso nel bosco, la pendenza del sentiero è aumentata considerevolmente, i pedali hanno iniziato a compiere il loro movimento rotatorio quasi a rallentatore, dopo qualche metro, la pendenza ed il fondo sconnesso hanno avuto la meglio e sono stato costretto a spingere la bici.

Per mia fortuna il tratto a piedi è stato breve e mi sono ritrovato sulla strada asfaltata, da qui, praticamente in piano, ho raggiunto il bivio per Lumini ed ho proseguito per l’attacco del secondo trail.

Il collegamento si è rivelato breve ed efficace, la quota persa ed il conseguente dislivello affrontato è stato minimo ed in breve tempo ci ha permesso di arrivare all’attacco delle Sperane.

Il secondo trail, anche questo una garanzia, non ha tradito le aspettative, un tracciato filante, bello e veloce, con una nota di cattiveria finale, ci ha riportato a Castion e da qui un ultimo sprizzo di adrenalina percorrendo la Valle dei Mulini ci ha condotto al nostro punto di partenza a Garda.

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